E’ scoppiata la guerra. La Prima Guerra. Come cento anni fa. Stavolta si combatte a teatro. Al Manzoni. In trincea c’è Edoardo Sylos Labini. E i ragazzi del 1899. Angelo Crespi è alla drammaturgia. Debora Caprioglio è Adalgisa che si innamora di un soldato. Lo spettacolo è La Grande Guerra di Mario. Una prima nazionale. Esplode giovedì 22 ottobre. Si spara fino all’8 novembre. Cominciate a marciare e a cantare Il testamento del capitano, La Canzone del Piave. In questa guerra c’è anche UnQuartettoParticolare formato da Francesco Bossi, Federico Pinardi Feletti, Giacomo Giannageli e Marco Cusenza. In scena con Edoardo e Debora ecco Marco Prosperini, Francesco Maria Cordella, Gualtiero Scola e Giancarlo Condè.
La Regia è di Sylos Labini. I costumi e le scene di Marta Crisolini. Dico anche chi ha fatto le luci: Pietro Sperduti.
“La grande guerra di Mario, liberamente ispirato alla Grande Guerra di Mario Monicelli, è una storia di armi, di amicizia, di passione, di amore profondo. E’ la storia di un uomo destinato ad essere eroe, suo malgrado” – ci spiega Sylos Labini. Che aggiunge: “E’ uno spettacolo molto forte, come tutti i miei spettacoli. Si riderà molto ma ci si commuoverà molto“.
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DA NON PERDERE
dal 22 ottobre all’8 novembre
LA GRANDE GUERRA DI MARIO
TEATRO MANZONI
liberamente ispirato a La Grande Guerra di Mario Monicelli
drammaturgia di Angelo Crespi
regia di Edoardo Sylos Labini
www.teatromanzoni.it